Jacopo Fo “Racconto la mia vita accanto a genitori in prima linea”

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Tutti genitori, man mano che si cresce, finiscono con l’essere presenze un po’ ingombranti. Ma alcuni, bisogna riconoscerlo, lo sono di più. Un attore famoso, il vincitore di un premio Nobel, un politico molto discusso, una star televisiva. Mettete tutte queste caratteristiche insieme e avrete i genitori di Jacopo Fo: il risultato è una vita turbolenta, ricchissima e un po’ incredibile, che Jacopo ha deciso di raccontare in un libro, “Com’è essere figlio di Franca Rame e Dario Fo” edito da Guanda, e quindi trasformare in spettacolo. Il monologo di Jacopo Fo apre questa sera alle 21 la stagione del Garybali di Settimo torinese, gestita dai Santibriganti e che per questa prima nazionale si avvale della collaborazione con Piemonte dal vivo.

Jacopo, per quale ragione ha deciso di ripercorrere la vita con i suoi genitori?
«Raccontare la propria vita serve a fare chiarezza. La mia psicologa mi ha consigliato di mettere per iscritto la storia della mia vita, e io le ho dato retta e ne è venuto fuori un libro. Che poi ho ripreso in forma di spettacolo…».
Quindi lo spettacolo non si limita alla sua infanzia?
«Nello spettacolo racconto tutta la mia vita. Non posso spiegare il rapporto con i miei genitori senza raccontare cosa è successo a me. Ho avuto una vita pazzesca».
Per esempio?
«A 7 anni andavo in giro con la scorta. Ne avevo 23 quando partecipai alla nascita della rivista Il Male, che ebbe un successo pazzesco. Poi sono stato travolto dallo scandalo per aver parlato di incontinenza sessuale femminile. Ho fondato la Libera università di Alcatraz… insomma non sono cose che capitano alle persone di solito, è stata una vita molto strana».
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