Balle scientifiche

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http://www.livescience.com , un sito americano di informazione, svela e sfata alcuni miti e leggende metropolitane scientifiche.
Ad esempio e' vero che utilizziamo solo il 10% del nostro cervello? No, le attuali tecnologie di rilevazione dell'attivita' dei nostri neuroni mostrano che l'attivita' nel nostro cervello e' molto piu' intensa.
La Grande Muraglia cinese e' l'unico manufatto della Terra che si puo' vedere dalla Luna. Falso. Appena fuori dall'orbita terrestre si vedono, oltre alla Muraglia, anche le Piramidi e qualche pista di aeroporto, ma dalla Luna sparisce tutto.
Le unghie e i capelli di una persona non continuano a crescere dopo il suo decesso. Il corpo si disidrata, dando l'impressione della crescita delle unghie e dei capelli.
Non e' vero che per digerire un chewing-gum ci vogliono 7 anni.
E' invece assolutamente vero che il brodo di pollo ha proprieta' anti-infiammatorie e fa bene contro il raffreddore.
E infine e' falso che gli uomini pensano al sesso ogni sette/otto secondi.
(Fonte: Corriere.it)


Commenti

BALENE: FERMIAMO LA STRAGE!
a cura di Paolo De Gregorio – 16.01.06

Sono scandalizzato dall’arroganza sanguinaria con cui i giapponesi giustificano la mattanza delle pacifiche balene, affermando, con poco senso del ridicolo, che lo fanno per “ricerca scientifica”, mentre tutti sanno che la carne delle balene è in vendita in Giappone a peso d’oro per i capricci gastronomici dei suoi gourmet.
Le immagini girate dai coraggiosi membri di “Green Peace” sono ormai troppi anni che le vediamo, e ciò dimostra oltre ogni dubbio che le denunce non bastano a risolvere il problema e si deve accompagnare la denuncia con una campagna di boicottaggio di tutti i prodotti giapponesi fino a che questo affronto alla comunità internazionale, all’ambiente, e al buon senso, non scompaia per decisione ufficiale ed unilaterale del Giappone di cessare questa immonda attività.
Io prego tutti coloro che desiderano RISOLVERE IL PROBLEMA di attivarsi con i metodi della diffusione di un semplice appello, fotocopiato o stampato da diffondere ovunque, dalle cassette delle lettere o in piccoli gruppi per strada, con scritte sui muri o per terra davanti ad agenzie o negozi giapponesi, ai turisti giapponesi che arrivano a Roma o nelle città d’arte, scrivendo ad ambasciate e consolati, o in tutti quei modi che si potranno inventare, dicendo che, fino a quando questa pratica di pesca non verrà abolita, si organizzerà un boicottaggio di tutte le merci giapponesi, dalle auto alla elettronica, ai suoi cibi, alla sua cultura, scegliendo di non viaggiare in Giappone.
Deve essere una campagna fino alla vittoria, per dimostrare che è solo l’attività dei movimenti basati sulla partecipazione di massa o la personale etica e coerenza a poter ottenere risultati che i nostri distratti ed insensibili politici giudicano “complessi ed impossibili”.
Io segnalerò questa mia proposta a tutti i movimenti e ai blog che conosco.
Vi prego di diffondere il più possibile questa proposta di azione e comunque fin d’ora i prodotti giapponesi possiamo non comprarli.
Le balene ringraziano!
Paolo De Gregorio