La schiavitù nel terzo millennio

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Nel 2005, in Brasile, 4.000 persone (perlopiu' uomini privi di istruzione) sono state liberate dalla schiavitu' in cui erano costretti a lavorare dai "fazenderos", i proprietari terrieri.
Il "Gruppo mobile" del ministero del Lavoro ha effettuato 81 operazioni soprattutto negli Stati a forte espansione agricola, come il Mato Grosso e il Para'. Solo in quest'ultimo sono stati liberati 1.128 lavoratori: non percepivano stipendio e per loro non era possibile andarsene.
Ma come si diventa schiavi nel terzo millennio?
In Brasile i datori di lavoro utilizzano i "gatos", veri e propri reclutatori, anche se molti schiavi sono figli di schiavi.
La tecnica utilizzata, soprattutto nei paesi asiatici, e' quella dell'indebitamento: il datore  anticipa soldi alle future vittime, di solito uno stipendio utilizzato per far fronte a spese di emergenza, e poi offre loro un lavoro per riscattarsi. Da quel momento non percepiscono piu' nulla, lavorano un numero imprecisato di ore ogni giorno e non possono scappare. Vengono portati nelle piantagioni con camion chiusi o addirittura vengono fatti ubriacare per non far ricordare loro la strada di casa.