Sordi Preverbali

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LO SAPEVATE CHE?
D'ora in poi guai a chiamarli sordi o sordomuti o non udenti. Il sottosegretario al welfare Grazia Sestini ha infatti reso noto che d'ora in poi bisognera' chiamarli "sordi preverbali". "Si tratta - ha detto - di una modifica attesa dalle associazioni delle persone affette da questa tipologia di disabilita'" (sara' vero?).
Non e' uno scherzo, la notizia e' confermata dal Corriere della Sera e dal blog di Grillo (http://www.beppegrillo.it/2006/01/il_nonno_prever_1.html), il quale si chiede se i non vedenti li dobbiamo chiamare prevedenti e soprattutto come dobbiamo chiamare gli impotenti. Prepotenti?
Quello di cui hanno bisogno queste persone, forse, non e' un altro nome. Servono servizi in grado di ascoltare le loro necessita'. Come suggerisce Grillo i sottotitoli dovrebbero essere obbligatori per legge in tutti i programmi televisivi e cinematografici, gli apparecchi auricolari dovrebbero essere gratuiti per bambini e poveri.
Lo stesso discorso si potrebbe fare per le dentiere e gli apparecchi odontotecnici per i predentati.
Secondo alcune statistiche in Italia oltre 400mila disabili sono iscritti alle liste di collocamento ma gli avviamenti ordinari al lavoro (in base alla legge 68)  non supererebbero le 25mila unita' all'anno.
Nelle aziende ci sarebbero ancora scoperti 85mila posti di lavoro per disabili.
Sta comunque di fatto che bisogna adattarsi ai nuovi provvedimenti. Per mia nonna non sara' un problema adattarsi, lei gia' straparla.


Commenti

Dal 13 febbraio per una settimana il film "NOTAV, gli indiani di valle" di Adonella Marena sarà in edicola con Carta, a circa 8 euro.

La distribuzione prevista è di 6mila copie in tutta Italia. Si tratta di un lavoro molto interessante e coinvolgente che dopo aver illustrato l'impatto sulla valle del faraonico ed inutile progetto, presenta i protagonisti della protesta e dell'opposizione e le loro "gesta".

' un buon modo per cercare di capire, nonostante la disinformazione dei nostri media, la bellissima esperienza di democrazia partecipativa che si sta vivendo in val di susa!!

Saluti NO-TAV
Fabio

Quando NON si vuole fare, cambiano il nome, una vecchia tecnica truffa conosciuta dalla polizia diventa legale per i nostri ministri !