Nuovo Manuale Minimo dell’Attore

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Nuovo Manuale Minimo Dell'Attore

Carissimi,
questa settimana Jacopo lascia il posto al padre Dario per presentarvi uno straordinario libro: il Nuovo Manuale Minimo dell’Attore edito da Chiarelettere.
Chiamarlo Manuale è riduttivo, si tratta di una storia di vita e di passione, un racconto che continua l’altro Manuale Minimo pubblicato nel 1987.
Imperdibile.
Buona Lettura

Breve introduzione
Nel 1986 finalmente il presidente degli Stati Uniti concesse a Franca e a me il visto per entrare in America. Avevamo fatto domanda già cinque anni prima, ma allora non avevamo ricevuto il permesso di ingresso. Scherzando, raccontai ai giornalisti – i quali quasi all’unisono presero la mia storia per buona – che Ronald Reagan era venuto a sapere che tanto me quanto Franca eravamo teatranti. Al che il presidente avrebbe risposto con gran serietà: “scusate, ma questa è gente del mio stesso mestiere, non posso continuare a sbatter loro la porta in faccia!”.
E così arrivammo a Boston, al teatro dell’università do Harvard, per debuttare con Mistero Buffo e Parliamo di donne, e poi proseguire in tutte le città più importanti degli States. Non si trattava però solo di recitare, ma anche di partecipare a degli incontri nei vari atenei dove ci saremmo dovuti esibire nel ruolo di maestri tenendo delle vere e proprie lezioni nelle quali presentare il nostro concetto di teatro, fino a svelare le tecniche impiegate dai comici dell’arte nell’Europa del Seicento. Per andare sul sicuro entrambi avevamo preso appunti riguardo al canovaccio degli interventi. 
Una settimana appresso, l’interprete che ci seguiva, dopo aver sbirciato quegli scritti, esclamò: “Ma questo è un testo di tecnica teatrale da stampare immediatamente!” 
Franca era d’accordo, e così, negli intervalli fra un debutto e una lezione, cominciammo a stendere la sequenza degli argomenti da sviluppare. 
Finita la tournée con la quale ci eravamo esibiti da New York a Washington, da Baltimora a Los Angeles, tornammo in Italia e presentammo a Einaudi il testo che intitolammo Manuale minimo dell’attore. Con nostra grande sorpresa quello scritto venne tradotto nelle principali lingue straniere e il numero di edizioni fu impressionante. Per anni gli editori ci spinsero a scrivere il seguito, magari intitolandolo Nuovo manuale minimo dell’attore
Promettevamo a tutti di sì, ma avevamo in ballo programmi irrimandabili.

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