Economia alternativa

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Commercio equo, gruppi di acquisto, microcredito, banche del tempo, baratto, condivisione, consociazione, servizi collettivi, sistemi Linux

Ci salvera' la criminalita' organizzata!

L’Italia era attanagliata dalla crisi economica aggressiva e dal debito pubblico esponenziale.
E pareva che l’unico modo per uscire dal pericolo di tracollo totale fosse dar retta a Tremorti, uno strano tipo che viveva in simbiosi con una calcolatrice elettronica daltonica Mistupisci.
Bisilvio si era ormai arreso al suo commercialista quando Sandra Milo gli apparve in sogno e gli disse: “Bisilvio caro, ma lo sai che stai facendo incazzare gli statali? Ma sai quanti sono e quanti parenti hanno?”
Allora Bisilvio si alzo' dal letto tutto sudato, si bevve un canarino (acqua, zucchero e scorza di limone) e poi disse a se stesso: “Io posso non credere alla crisi economica perche' sono unto dal Signore e ne faccio sette in una notte.” (Bisilvio e' capace di mentire anche a se stesso).
Dopodiche' telefono' a Bondi e gli disse: convocami una conferenza stampa.
E quando ebbe davanti tutte le tv d’Europa sparo' la sua idea geniale: “Ho sempre sostenuto che la crisi non avrebbe toccato l’Italia e adesso tutti mi prendono in giro perche' facciamo una manovra da 25 fantastiliardi. Stavo per cedere a questa idea del mio commercialista per ragioni di opportunita' nei rapporti con l’Unione Europea che sono ossessionati dai parametri di Maastricht perche' scopano poco e male con donne con il culo basso, ad eccezione di Sarkozy, che pero' la Carla Bruni e' italiana. Ma stanotte ho sognato la Vergine Maria (Gran Bugiardo, era Sandra Milo!) e ho capito che per andar dietro all’Unione Europea mi gioco la credibilita' con gli italiani. E ho deciso che non ci sto! E voglio giocarmi il tutto per tutto sulla verita'. Perche' gli italiani sono un popolo maturo e possono capire quali sono i veri interessi della nazione.
E allora diciamo innanzi tutto che la crisi italiana non esiste. Siamo il paese piu' solido del mondo. E questo non appare chiaramente solo perche' i dati ufficiali sulla nostra economia sono falsati. Si dice che abbiamo un rapporto tra debito pubblico e Prodotto Interno Lordo, cioe' il valore di tutte le cose prodotte in un anno, che e' del 118%. Cioe' il debito dello Stato e' superiore del 18% al valore di tutte le merci e i servizi comprati e venduti in Italia.
Abbiamo un Pil intorno ai 1.500 miliardi di euro.
Ma questo dato non tiene conto che abbiamo pero' la bellezza di 500 miliardi di euro di lavoro nero ed economia sommersa, il 30% dell’economia, e altri 150 miliardi di euro di giro d’affari della criminalita'. Cioe', il nostro prodotto interno lordo non e' di mille e cinquecento miliardi di euro ma di 2.150 miliardi di euro. Quindi il nostro debito pubblico non e' il 118% del Pil ma soltanto del 78% del Pil e calcolando che abbiamo un livello di indebitamento bassissimo delle famiglie italiane, che anzi sono grandi risparmiatrici, possiamo tranquillamente affermare che la crisi non c’e'.
Siamo l’economia piu' solida dell’Occidente, isole comprese.
E possiamo, anzi dobbiamo, fare scelte coraggiose per mantenere questa situazione privilegiata. Dobbiamo avere il coraggio di difendere il nostro standard di vita che per inciso e' il migliore del mondo. L’Italia e' in testa alle classifiche per quanto riguarda la durata media della vita.
Da noi si vive di piu' che in Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada. Ci battono di un soffio solo il Giappone, Macao, Andorra. Ma Andorra e Macao non esistono veramente quindi ci batte solo il Giappone. Ma loro hanno avuto le bombe atomiche quindi stiamo meglio noi.
E allora possiamo fare i moralisti catastrofisti e distruggere la nostra ricchezza, oppure possiamo guardare in faccia la realta' e fare veramente i nostri sacrosanti interessi. La verita' e' che l’Italia e' un paese ricco e florido, non a caso noi possediamo un quinto di tutte le opere d’arte e i grandi monumenti del mondo. Siamo di animo sensibile, siamo geniali, siamo innovativi. Siamo stati per millenni dominati da eserciti stranieri e ce la siamo sempre cavata perche' siamo piu' intelligenti.
La nostra ricchezza e' sempre stata basata sulla capacita' di vedere le leggi in modo dinamico, di sapersi gingillare con i cavilli legali, i bizantinismi, le sottigliezze semantiche.
L’italiano ha nel suo dna l’odio delle tasse, l’astuzia burocratica, il coraggio di farsi una legge sua.
Siamo stati per secoli la via che univa gli interessi piu' discordanti, facevamo affari con gli arabi e con i crociati, abbiamo venduto reliquie false a tutta l’Europa, abbiamo venduto perfino il perdono di Dio e il Paradiso.
Eravamo il paese col piu' forte partito comunista dell’occidente. E cosi' passavano per l’Italia i commerci sottobanco tra Usa e Urss, gli affari grigi, le vendite di armi israeliane agli iraniani, l’acquisto dell’oro del Sud Africa sotto embargo, il petrolio di Gheddafi per gli inglesi. Noi siamo la porta d’Oriente. Noi siamo la porta dell’Occidente.
A chi si sono rivolti i marines quando hanno deciso di invadere la Sicilia? Ai partigiani? No, alla Mafia! E l’hanno dovuta pagare lautamente. Ai partigiani non avrebbero sganciato un soldo. E’ stato un bene o un male?
Siamo un popolo di furbi. Mascalzoni latini. E ci piacciamo cosi'. Ed e' giunta l’ora di un grande patto di Unita' Nazionale. Firmiamo una tregua tra onesti e disonesti. Che i disonesti riconoscano che devono contribuire un po’ di piu' al bene pubblico perche' gli conviene che l’Italia prosperi, e che gli onesti la smettano di darsi tutte queste arie e capiscano che senza chi rischia tutto interpretando in modo creativo la legge, l’Italia sarebbe gia' andata a fondo da un pezzo.
Vogliamo un’Italia ricca e longeva?
Diamo un po’ di respiro a chi lotta ogni giorno per tenere su l’Altra Economia. Se li arrestiamo tutti dove andiamo a finire? Ma vi rendete conto che a causa di un complotto di giudici dissennati stiamo sterminando i corrotti, i ladri, gli strozzini? Di questo passo dove andiamo a finire?
E anche Bersani lo sa che e' cosi'… La prima legge approvata dal governo Prodi e' stata una leggina che ha mandato liberi almeno trentamila delinquenti. Solo che loro non hanno il coraggio di portare fino in fondo certe scelte, noi invece si'. Per questo gli italiani ci votano!
E allora, facciamo uno scambio. Noi Stato ti togliamo il 50% delle intercettazioni. Dimezziamo i mezzi della polizia, facciamo lavorare i carabinieri con una mano legata dietro la schiena e tu Malaffare in cambio fai un condono e mi paghi il 10% secco sul tuo fatturato.
Il commerciante paga il pizzo e poi non mi paga le tasse? Ok, ma poi tu mi giri il 10% del pizzo senza tante rotture. Ogni anno facciamo una lotteria tra i detenuti. Chi ci paga 50mila euro esce subito. Tutti vincitori. Ne mandiamo liberi 10mila e incassiamo mezzo miliardo. E risparmiamo un miliardo che avremmo speso per nutrirli e custodirli. Tanto in un paio di mesi li riprendiamo quasi tutti.
E ogni 3 mesi mi fai un condono edilizio. Evadi le tasse? Sguazzi nel lavoro nero? Facciamo un forfait e ti lasciamo in pace. E vedrete che ci si impenna il Pil e lo mettiamo nel culo agli analisti di Wall Street!”
Quando Bisilvio tacque, nella sala i giornalisti erano muti, attoniti, con le bocche aperte come bambini imbambolati.
Passo' un intero minuto. Bisilvio guardava la platea e sorrideva.
Poi scoppio' un fragoroso, liberatorio, applauso.
Ahh, les italiens! scrisse Liberation.
E c’era una punta di invidia!